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Micro e macro conversioni: KPI per una strategia CRO di successo

Quando entriamo nel mondo del Conversion Marketing non possiamo tralasciare la CRO (Conversion Rate Optimization), ovvero un processo di perfezionamento continuo che ha l’obiettivo di aumentare la capacità di un sito web di convertire i visitatori in clienti.

Abbiamo già parlato di quali siano in ambito Digital Marketing i capisaldi da tenere a mente per definire una strategia CRO, ma non abbiamo ancora parlato di quali siano i KPI da tenere monitorati e continuamente ottimizzati per una strategia CRO di successo.

Prima però di soffermarci sulle principali metriche CRO è doveroso introdurre una categorizzazione fondamentale all’interno del mondo delle conversioni.

MICRO E MACRO CONVERSIONI

Quando parliamo di CRO introduciamo due categorie di conversioni: le macro-conversioni, che comprendono l’acquisto di un prodotto o la sottoscrizione a un servizio, e le micro-conversioni, come l’iscrizione a una newsletter, la creazione di un account o l’aggiunta di prodotti al carrello. Queste ultime azioni, se opportunamente svolte, portano a una o più macro-conversioni.

Chi si occupa di CRO ha il doveroso compito di apportare o valutare delle modifiche al sito al fine di spingere gli utenti a compiere determinate azioni più facilmente, in modo da agevolare tanto le micro-conversioni tanto le macro.

Una volta avviato il processo di Conversion Rate Optimization è indubbio ricordare che nulla si ferma. Il processo, infatti, per indurre le micro e le macro conversioni è continuo: i miglioramenti per perfezionare le azioni dell’utente non sono mai finiti ed è proprio per questo che monitorare determinati KPI può essere d’aiuto al fine di comprendere i nostri sforzi in ottica di lungo periodo, UX-UI, test e ulteriori operazioni.

CHECKLIST DEI KPI DA MONITORARE PER UNA CRO DI ALTO LIVELLO

Come ben sai, le conversioni dipendono da molti fattori ma un processo strategico è tale se alla base viene guidato da KPI di business chiari e misurabili sin dal principio. Solo in questo modo è possibile ragionare sugli obiettivi stabiliti: valutando gli indicatori raggiunti e quelli da migliorare.

La prima metrica da prendere in considerazione è sicuramente la frequenza di rimbalzo, ovvero una sessione a pagina singola e senza azioni all’interno di un sito web. Una frequenza di rimbalzo elevata è un indicatore chiave del fatto che è fondamentale intervenire sulla qualità e sul contenuto delle pagine di atterraggio.

Anche il tempo trascorso all’interno di ogni pagina può essere un indicatore utile a comprendere l’interesse dei visitatori. Comprendere se i visitatori trascorrono una quantità di tempo sulla pagina in linea con le aspettative, ma senza compiere nessuna azione anche in questo è facile comprendere che sarà doveroso intervenire al fine di spingere le micro e le macro conversioni.

Il click-through di una CTA è un ulteriore indicatore necessario da analizzare. Verificare infatti il tasso di conversione dell’invito all’azione e la pagina di atterraggio successiva è fondamentale per verificare l’andamento e misurare le prestazioni dei singoli elementi posti per alimentare le micro e le macro conversioni.

Infine, l’analisi dei percorsi dell’utente all’interno del sito web è di fondamentale importanza. Grazie, infatti, alla possibilità di verificare ogni singolo percorso sarà possibile individuare quali sono gli elementi di insuccesso e di successo specifici di una pagina aiutando a fornire delle informazioni dettagliate in termini di comportamento degli utenti.

In MM ONE ci occupiamo di individuare insieme a te i migliori KPI per la Conversion Rate Optimization in relazione al tuo business.

Vuoi saperne di più? Visita la nostra pagina dedicata a UX&CRO e contattaci per ulteriori informazioni.


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