Il nostro e-commerce è pronto. Per svilupparlo abbiamo analizzato i competitors e strutturato una strategia comunicativa, nonché scritto i contenuti in ottica SEO e spinto sulla UX-UI per dare ai nostri visitatori la miglior esperienza di navigazione. Abbiamo poi attivato una campagna Google ADS per intercettare il nostro target ideale e poi ne abbiamo attivato una anche sui social. Il traffico sul sito arriva ma… non succede nulla: il sito non performa come vorremmo. È proprio qui che intervengono gli specialisti della CRO – la Conversion Rate Optimization – in ambito Digital Marketing. Non sai cosa significa CRO e non sai di cosa si tratta? Facciamo un passo indietro!
CHE COS’È LA CONVERSION RATE OPTIMIZATION?
Innanzitutto, è necessario immergerci nel mondo del Conversion Marketing, quell’area in cui le azioni eseguite verso gli utenti mirano alle conversioni. La Conversion Rate Optimization, per gli addetti al settore la CRO, è un processo di perfezionamento continuo che ha l’obiettivo di aumentare la capacità di un sito web di convertire i visitatori in clienti. È bene sottolineare in partenza che il termine “conversione” non coincide per forza di cose con quello di “vendita”, ma coincide con uno o più obiettivi che ci siamo prefissati nella customer web experience dei nostri utenti: ciò significa che per conversione all’interno di un sito web possiamo identificare, oltre alla vendita, anche il download di un catalogo, la creazione di un account, la registrazione ad una newsletter o una compilazione di un form di contatto, l’aggiunta al carrello di un prodotto e molto altro.
In sintesi, tra i benefici della Conversion Rate Optimization c’è sicuramente l’eliminazione delle criticità e lo sfruttamento delle potenzialità facilitando l’utente nel percorso all’interno del sito conducendolo a compiere una specifica azione.
Ora che sai cosa significa ottimizzare il tasso di conversione, scendiamo nel profondo e ricorda che puoi sempre tenere a mente che tutte queste informazioni possono esserti utili anche nell’ottica specifica delle CRO e UX per e-commerce.
CRO CHECKLIST: I CINQUE CAPISALDI DA TENERE A MENTE
Cerchiamo di sintetizzare le best practices della Conversion Rate Optimization in cinque macro-categorie:
1. Dati e ancora dati
Il processo di CRO nel Digital Marketing deve rigorosamente cominciare dopo aver eseguito un’analisi approfondita dei propri dati, siano essi qualitativi quanto quantitativi. Analizzare la User Experience dell’utente, le pagine maggiormente visitate, le azioni eseguite è fondamentale per comprendere a cosa sono interessati i visitatori, in cosa trovano difficoltà (magari abbandonando la pagina) e come interagiscono con i nostri contenuti.
2. Ottimizzazione
Dati alla mano sarà necessario ottimizzare sia le campagne attive quanto le pagine dedicate alle conversioni. In questa fase le azioni possono essere molteplici: ad esempio potremmo trovaci a riprogettare il sito per migliorare l’intera esperienza dell’utente (UX), oppure potremmo dover riscrivere i testi in modo da renderli più utili al visitatore nonché più intuitivi e semplici. Ancora, potrebbe essere necessario inserire nuove CTA o rivedere la grafica per rendere l’intero sito user friendly. Una cosa è certa: non si finisce mai di ottimizzare!
3. Testare
È il momento della fase di testing verificando sul campo quanto è stato svolto ed eventualmente valutare l’applicazione definitiva all’interno del sito. Utilissimo in questa fase può essere un A/B test dove comparare più versioni della stessa fase di sito per verificare cosa funziona meglio in termini di conversioni. Solo tramite queste tipologie di test possiamo verificare e confrontare le performance date dal cambio di un elemento all’interno di una landing page o pagina prodotto nel nostro e-commerce rispetto alla versione originaria e dunque imparare, grazie proprio alle nostre implementazioni, quali sono le azioni effettivamente migliorative e quelle che invece non performano.
4. Lungo periodo
Le fasi di test che aumentano dall’oggi al domani la CRO sono davvero rari. È necessario, dunque, non aspettarsi i risultati nel breve periodo, ma nel lungo periodo. Questo periodo ti consentirà di ricevere ulteriori dati, informazioni ed insights rilevanti per continuare a perfezionare le attività di Digital Marketing legate alla CRO.
5. Analizzare i risultati
I tassi di conversione sono gli elementi da monitorare a seguito di tutte le attività svolte con l’intento di migliorare la fruibilità del proprio sito web. A questi si aggiungono altri elementi quali la frequenza di rimbalzo o il comportamento attuato in fase di scelta prodotti da acquistare.
Per concludere possiamo dire che la CRO è un processo necessario per qualsiasi tipologia di piattaforma, qualunque sia l’obiettivo che ci si è posti nei confronti dell’utente ed è per questo che l’analisi dello stesso permette di decidere quali sono le soluzioni migliori per il proprio business, implementarle, analizzarle e modificarle in un’ottica di miglioramento continuo.
In MM ONE ci occupiamo anche di questo e di individuare insieme a te i benefici che la Conversion Rate Optimization può avere nel tuo business. Vuoi saperne di più? Visita la nostra pagina dedicata a UX&CRO e contattaci per ulteriori informazioni.