Core Web Vitals: come ottimizzare la velocità del tuo sito e migliorare il ranking

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Nel 2025, ogni secondo conta. Se il tuo sito impiega troppo tempo a caricarsi, gli utenti lo abbandonano prima ancora di leggere una riga. Google lo sa bene, e per questo ha reso la velocità di caricamento uno dei fattori principali di ranking. Ma non è solo una questione di posizionamento: la velocità influenza direttamente l’esperienza dell’utente e, di conseguenza, le conversioni.

Secondo Google, un ritardo di appena un secondo può aumentare la frequenza di rimbalzo del 32%. Tre secondi, e potresti perdere fino al 90% dei visitatori. In uno scenario in cui la concorrenza è spietata e gli utenti sono sempre più esigenti, ottimizzare i Core Web Vitals è diventato imprescindibile.

Cosa sono i Core Web Vitals e perché contano davvero

I Core Web Vitals sono tre metriche chiave con cui Google valuta la qualità dell’esperienza utente:

  • Largest Contentful Paint (LCP): misura il tempo necessario per caricare il contenuto principale della pagina. Target: meno di 2,5 secondi.
  • First Input Delay (FID): valuta la reattività del sito alla prima interazione dell’utente. Target: sotto i 100 millisecondi.
  • Cumulative Layout Shift (CLS): misura la stabilità visiva. Se gli elementi si spostano mentre si carica la pagina, l’esperienza peggiora. Target: meno di 0,1.

Queste tre metriche non sono astratte: riflettono come le persone percepiscono il tuo sito. Un buon punteggio nei Core Web Vitals significa utenti più felici, più tempo sulla pagina e più conversioni.

Velocità e SEO: la correlazione è sempre più forte

Google ha dichiarato apertamente che, a parità di contenuto, i siti più veloci vengono premiati nei risultati di ricerca. Ma non si tratta solo di SEO.

Quando Pinterest ha ridotto i tempi di caricamento del 40%, ha visto un aumento del 15% nelle iscrizioni. L’e-commerce COOK, dopo aver ridotto di 850 millisecondi il tempo di caricamento medio, ha ottenuto:

  • +7% di conversioni
  • -7% di bounce rate
  • +10% di pagine viste per sessione

Questi numeri dimostrano che ottimizzare le performance del sito è un investimento concreto, non solo un miglioramento tecnico.

Come misurare le performance del tuo sito nel 2025

Non puoi migliorare ciò che non puoi misurare. Per questo, Google mette a disposizione diversi strumenti:

  • PageSpeed Insights ti fornisce dati reali e suggerimenti pratici.
  • Lighthouse, integrato in Chrome DevTools, è perfetto per audit completi su performance, accessibilità e SEO.
  • Chrome UX Report (CrUX) offre una panoramica basata sulle esperienze reali degli utenti di Chrome.
  • GTmetrix e WebPageTest permettono test avanzati da diverse località e dispositivi.

Un consiglio: non guardare solo alle medie. Analizza i percentili (75º e 95º) per capire cosa sperimenta davvero la maggior parte dei tuoi utenti.

Cosa rallenta davvero il tuo sito (e come risolverlo)

Molti siti vengono rallentati da problemi evitabili. Tra i più comuni:

  • Immagini pesanti o in formati obsoleti
  • Script JavaScript che bloccano il rendering
  • Caching non configurato correttamente
  • Hosting di bassa qualità

Ad esempio, se stai caricando immagini da 2MB in homepage, anche il miglior server non potrà salvarti. Passa a formati moderni come WebP o AVIF, implementa il lazy loading e assicurati che il browser carichi solo ciò che serve, quando serve.

Anche il caricamento del JavaScript va ottimizzato: usa async o defer, rimuovi codice non utilizzato e spezza il codice in blocchi più piccoli con il code splitting.

Una strategia su misura: dal server al front-end

L’ottimizzazione non è solo una lista di “best practice”, ma un processo continuo che coinvolge ogni livello del sito:

  • Server: scegli un hosting performante e configura correttamente la cache
  • Front-end: comprimi CSS e JS, implementa il rendering progressivo, usa CDN
  • Mobile: adotta un design mobile-first e ottimizza le immagini per dispositivi a bassa connettività

Vuoi fare un passo in più? Implementa un performance budget: stabilisci limiti precisi per peso pagina, numero di richieste e tempo di caricamento. E attiva sistemi di monitoraggio continuo per ricevere alert automatici in caso di degrado.

La velocità come leva strategica

Nel 2025, un sito veloce non è solo più apprezzato dagli utenti: è anche più visibile, più efficiente e più redditizio.

Investire nei Core Web Vitals significa offrire un’esperienza utente superiore e aumentare le probabilità di successo online.

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